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Dal Queen’s, per la Cantina Sociale, giù giù fino alla Lama; sui binari della ferrovia, dalla Stazione all’Ape Regina; tre locali, due pizzerie, un Foro Boario costruito nel ventennio – sulla facciata quattro rettangoli, con tre stemmi in bassorilievo, il quarto è liscio: nella Primavera del ’45 qualche anima giusta ha appoggiato una scala al muro, è salito su e ha scalpellato il fascio littorio, l’ha grattato via – dietro, un parco, intitolato a Karol Józef Wojtyła, se ci passi il martedì o il sabato mattina, sotto la tettoia di pietra c’è il mercato contadino, se ti guardi intorno, sui cestini della spazzatura, sui pali della luce, ci sono gli adesivi dello Yekîneyên Parastina Gel, chissà se si legge così, l'Unità di Protezione Popolare del Rojava.
E anche lì, nei Due Ponti…
… era il migliore di tutti i tempi, era il peggiore di tutti i tempi, era l'era della saggezza, era l'era della follia, era l’epoca della fede, era l’epoca dell’incredulità, era la stagione della Luce, era era la stagione delle Tenebre, era la primavera della speranza, era l'inverno della disperazione, avevamo tutto davanti a noi, non avevamo niente davanti a noi, andavamo tutti direttamente in Paradiso, andavamo tutti direttamente dalla parte opposta - insomma, il periodo era così simile a quello attuale, che alcune delle più clamorose autorità insistevano affinché se ne parlasse, nel bene o nel male, soltanto al superlativo. (*)
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(*) Charles Dickens, Racconto di due città; 1859
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Bootleg,
track released March 20, 2020
(*) Charles Dickens, Racconto di due città; 1859
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